Modelli Rolex Vintage
rarità | referenza | anni di produzione | calibri |
---|---|---|---|
4467 | 1945 - 1949 | A.295 | |
6305 | 1953 - 1956 | A.296 | |
6604 | 1956 - 1959 | 1065 | |
6605 | 1956 - 1959 | 1065 | |
5030 | 1949 - 1950 | A.295 | |
5031 | 1949 - 1950 | A.295 | |
6104 | 1951 - 1953 | A.296 | |
6105 | 1951 - 1953 | A.296 | |
6304 | 1953 - 1956 | A.296 | |
1600 | 1959 - 1977 | 1565 1575 | |
1601 | 1959 - 1977 | 1565 1575 | |
1602 | 1959 - 1977 | 1565 1575 | |
1603 | 1959 - 1977 | 1565 1575 | |
1607 | 1959 - 1977 | 1565 1575 | |
1611 | 1959 - 1977 | 1565 1575 | |
1630 | 1975 - 1977 | 1575 | |
16000 | 1977 - 1988 | 3035 | |
16003 | 1977 - 1988 | 3035 | |
16008 | 1977 - 1988 | 3035 | |
16009 | 1977 - 1988 | 3035 | |
16013 | 1977 - 1988 | 3035 | |
16014 | 1977 - 1988 | 3035 | |
16018 | 1977 - 1988 | 3035 | |
16019 | 1977 - 1988 | 3035 | |
16030 | 1977 - 1988 | 3035 | |
16078 | 1977 - 1988 | 3035 | |
6075 | 1950 - 1953 | A.295 | |
6074 | 1950 - 1953 | A.295 | |
: modello di larga diffusione; : modello diffuso, facilmente reperibile; : modello raro, media reperibilità; : modello raro, difficile reperibilità; : modello estremamente raro |
Nel 1945 ricorre il 40° anniversario (definito anche giubileo) della fondazione della Wilsdorf&Davis, la società progenitrice della Rolex, e l’evento viene celebrato con l’introduzione del nuovo modello Datejust.
La sua prerogativa è il movimento automatico dotato di datario, visibile attraverso una apertura sul quadrante situata alle ore 3.
Il primo modello è contraddistinto dalla referenza 4467 e presenta una marcata somiglianza con gli Ovettoni prodotti nello stesso periodo, dei quali costituisce la variante con datario.
E’ realizzato unicamente in oro 18kt, prevalentemente giallo con l’eccezione di pochissimi esemplari in oro rosa.
Il nuovo movimento cal. A295 a carica automatica è caratterizzato da un certo spessore dovuto alla presenza del disco data e del relativo meccanismo e comporta l’impiego di un fondello particolarmente bombato.
Questo fa sì che il Datejust 4467 assuma un piacevole aspetto massiccio, con uno spessore di circa 14mm.
Il disco del datario è di tipo bicolore roulette e alterna numeri rossi per i giorni pari e neri per quelli dispari.
Altri due elementi caratterizzano il design del Rolex Datejust 4467: la particolare lunetta con lavorazione millerighe e la corona di carica di piccole dimensioni, quasi sproporzionata rispetto alla carrure.
Successivamente viene adottata una nuova e più grande corona di carica, che va a incrementare la massima profondità raggiungibile dal 4467 fino a 50m/165ft.
Prima di giungere alla scelta del nome definitivo per il nuovo modello Rolex prende in esame numerose alternative tra cui Ritedate, regolarmente registrato nell’ottobre del ’45, e Victory, con l’intento di celebrare la recente vittoria degli Alleati nel secondo conflitto mondiale.
L’altro nome inizialmente considerato, ovvero Jubilee viene invece impiegato per definire il nuovo bracciale presentato contemporaneamente al Datejust 4467.
Il nuovo orologio assume quindi la denominazione ufficiale di Datejust, nonostante questo nome non appaia sul quadrante fino all’introduzione dei nuovi modelli all’inizio degli anni ’50.
I primi 100 esemplari prodotti sono numerati progressivamente: la numerazione è visibile tra le anse ad ore 12, scritta con un particolare carattere corsivo (N°xxx) : di conseguenza la referenza dell’orologio compare unicamente all’interno del fondello.
Questo limitato quantitativo di orologi è acquistabile solo tramite un tagliando pubblicato sul quotidiano elvetico Tribune de Genève mentre i successivi esemplari vengono regolarmente venduti tramite i concessionari Rolex.
Come già accennato in precedenza il Datejust 4467 segna l’introduzione di un nuovo bracciale dedicato, il modello Jubilee.
E’ il primo prodotto direttamente da Rolex senza avvalersi di fornitori esterni (Gay Freres, Cromwell etc…) ed è disponibile solo in oro 18kt, per enfatizzarne il prestigio.
La fine degli anni ’40 registra l’uscita di produzione della storica referenza 4467, sostituita da diversi nuovi modelli che si succedono rapidamente in un breve arco di tempo.
Nel 1949 circa viene creato un modello da considerarsi a sé stante, la ref. 5030.
Si tratta di un Datejust Ovettone caratterizzato dall’impiego di una particolare carrure, molto simile a quella dei Bubbleback, con il tipico profilo diritto tra le anse e la lunetta liscia.
Le proporzioni sono inusuali per gli standard Rolex e alla larghezza di 36mm corrisponde una misura di soli 19mm tra le anse, conferendo al Datejust 5030 un aspetto particolare ed immediatamente riconoscibile.
Viene prodotto unicamente in oro 18kt, mentre la variante acciaio/oro assume la specifica referenza 5031.
Il movimento utilizzato è sempre il cal. A.295, come sul precedente Rolex Datejust 4467.
Il reale successore del Datejust 4467 è perciò da considerarsi la successiva referenza 6075, presumibilmente introdotta nel 1950. E’ proprio a partire da questo modello che il nome Datejust compare stabilmente sul quadrante.
Esteticamente molto simile al predecessore, si distingue per l’impiego della corona di carica Super Oyster con serraggio a scatto.
E’ disponibile sia in oro 18kt che nella combinazione acciaio/oro definita Rolesor. E' disponibile anche nella variante con lunetta liscia, contraddistinta dalla ref. 6074.
A distanza di circa un anno viene affiancato da due nuovi Datejust, contraddistinti dalle ref 6104 e 6105.
Il cambiamento più evidente è l’impiego del cal. A.296 in sostituzione del precedente A.295.
A livello estetico le differenze si limitano alla possibilità di ottenere la ghiera liscia (ref. 6104) in alternativa alla più classica con lavorazione “millerighe” (ref. 6105).
I materiali disponibili continuano ad essere l’oro 18kt e il Rolesor che alterna oro ed acciaio.
Il 1953 vede la nascita dei nuovi modelli 6304 e 6305, che vanno a sostituire le precedenti referenze.
Per la prima volta il Rolex Datejust è disponibile interamente in acciaio, nella variante con ghiera liscia 6304; la ref. 6305 invece viene proposta in acciaio con lunetta zigrinata in oro bianco.
Entrambe le versioni vengono ovviamente realizzata anche in oro 18kt mentre non si registrano modifiche tecniche di rilievo, con il movimento che rimane il consueto A.296.
Interessante notare come fino alla metà degli anni ’50 siano stati realizzati alcuni Rolex Datejust in oro bianco e platino, da considerarsi alla stregua di ordini speciali prodotti in quantità limitatissime.
Vengono anche realizzati alcuni esemplari per mancini, contraddistinti dalla corona di carica situata alle ore 9.
Questa particolare configurazione rimane disponibile fino al 1956 circa e non viene più riproposta in futuro.
Al salone di Basilea del ’54 Rolex presenta una importante innovazione, la lente magnificatrice Cyclope.
E’ una piccola lente di ingrandimento posta sul vetro dell’orologio in corrispondenza dell’apertura del datario che permette di visualizzare meglio la data sottostante.
Viene presto estesa a tutti quei modelli con datario, diventando un segno distintivo della Maison.
Il 1956 segna l’avvento dei modelli 6604 e 6605, che vanno a sostituire i precedenti Rolex Datejust in produzione.
Anche in questo caso le differenti referenze indicano il diverso stile adottato per la lunetta: liscia per il 6604 e zigrinata per il 6605.
Il nuovo movimento cal. 1065 (derivato dal cal. 1030) è caratterizzato dai minori ingombri rispetto ai calibri A.295/296 utilizzati in precedenza e permette l’adozione di una nuova cassa dal profilo più rastremato.
Anche il fondello cambia, perdendo la tipica bombatura e assumendo un più convenzionale profilo piatto.
Esteticamente sono ancora presenti numerosi richiami ai modelli Rolex del passato, come la grafica adottata per le scritte sul quadrante o il disco data bicolore rosso/nero.
Sono disponibili in oro 18kt, acciaio e nella versione “mista” acciaio e oro.
Lo stesso anno vede l’introduzione del bracciale President che accompagna il nuovo Rolex Day-Date 6511: assume subito il ruolo top di gamma, sostituendosi al Jubilee come bracciale di prestigio.
A partire da questa data il Jubilee viene quindi offerto anche in acciaio, diventando un bracciale di larga diffusione disponibile su un vasto numero di modelli.
Nel 1959 assistiamo ad un altro grande cambiamento, che coincide con l’introduzione del calibro 1565.
La gamma Rolex Datejust beneficia dell’ennesimo rinnovamento che porta alla creazione delle nuove referenze.
Vengono proposte numerose varianti estetiche che assumono ognuna una referenza diversa, solitamente relativa alla finitura adottata per la lunetta senza riferimenti al metallo impiegato. Possiamo sintetizzarle secondo questo schema che comprende le più diffuse:
1600 ghiera liscia
1601 ghiera scannellata
1602 cassa e ghiera con finitura linen textured
1603 ghiera zigrinata
1607 ghiera con finitura bark finish
1611 ghiera con finitura linen textured
Le modifiche effettuate conferiscono un aspetto più moderno al Rolex Datejust, che perde alcuni ricercati elementi stilistici del passato in favore di altri più semplici.
Tuttavia rimane il tipico quadrante dal bordo svasato, definito pie-pan a fare da trait d’union con i modelli precedenti.
I metalli disponibili sono i medesimi impiegati in passato, inclusa la combinazione acciaio/oro che riscuote un ottimo successo presso il pubblico.
La serie 16xx si dimostra particolarmente longeva, restando in produzione per 18 anni senza modifiche di rilievo, se si eccettuano la sostituzione del cal. 1565 con il più moderno 1575 avvenuta a metà anni ’60 e l’introduzione del fermo-macchina nel ’72.
Risale invece al 1975 la creazione di un particolare Rolex Datejust, contraddistinto dalla ref. 1630, che adotta la tradizionale meccanica automatica cal. 1575 abbinata alla inedita cassa “shaped”, che farà il suo debutto ufficiale due anni dopo con la nascita del modello Oysterquartz. E’ disponibile unicamente nella variante acciaio/oro con bracciale Jubilee integrato e rimane in catalogo fino al 1977, senza ottenere grandi consensi.
L’ultimo importante cambiamento risale al ’77, quando l’intera gamma Rolex Datejust riceve il nuovo cal. 3035 dotato di scatto rapido del datario.
Questa caratteristica aggiunge un ulteriore elemento di interesse al modello, nel frattempo divenuto un autentico best-seller.
Le differenze estetiche si limitano al quadrante che ora diventa completamente piano, senza lo svaso perimetrale tipico dei modelli con scatto lento del datario.
Le referenze cambiano nuovamente e diventano a 5 cifre secondo il nuovo criterio Rolex, distinguendo materiali e finiture.
Qui di seguito sono elencate le principali varianti disponibili:
16000 acciaio, ghiera liscia
16003 acciaio/oro, ghiera liscia
16008 oro 18kt, ghiera liscia
16009 oro bianco, ghiera liscia
16013 acciaio/oro, ghiera scannellata
16014 acciaio, ghiera scannellata in oro bianco
16018 oro 18kt, ghiera scannellata
16019 oro bianco, ghiera scannellata
16030 acciaio, ghiera zigrinata
16078 oro 18kt, ghiera con finitura bark finish
La produzione termina nel 1988, quando l’ultimo Rolex Datejust vetro plexi lascia inesorabilmente il posto alla nuova serie dotata del più moderno vetro zaffiro, ugualmente destinata ad uno straordinario successo commerciale.