Modelli Rolex Vintage
rarità | referenza | anni di produzione | calibri |
---|---|---|---|
5100 | 1970 - 1972 | Beta21 | |
: modello di larga diffusione; : modello diffuso, facilmente reperibile; : modello raro, media reperibilità; : modello raro, difficile reperibilità; : modello estremamente raro |
Il Quartz ref. 5100, modello che segna l'entrata di Rolex nell'universo degli orologi al quarzo, appare per la prima volta nel 1970, in occasione della fiera di Basilea del 5 giugno. Inaspettatamente riscuote un immediato successo e il primo batch di orologi viene presto esaurito.
Purtroppo, scemato l'iniziale entusiasmo per un prodotto nuovo e considerato estremamente “moderno”, le vendite subiscono un deciso calo e la Casa decide di interrompere la produzione dopo soli due anni, nel 1972.
Gli antefatti che portarono alla creazione di questo particolare modello sono molto interessanti e meritano di essere riportati per intero.
La temuta concorrenza degli orologi al quarzo aveva portato numerose case costruttrici svizzere a costituire, nel 1960, il Centre Electronique Horologer (C.E.H.), una sorta di consorzio per lo sviluppo di un movimento elettronico comune. Di seguito l'elenco dei marchi coinvolti in questo progetto:
Borel
Bulova
Cyma
Doxa
Ebel
Eberhard
Elgin
Enicar
Favre-Leuba
IWC
Juvenia
Le Coultre
Longines
Movado
Omega
Patek Philippe
Rado
Rolex
Zenith
Zodiac
Ogni singola maison, tra cui Rolex, avrebbe dato il proprio contributo in termini di engineering alla creazione di questo nuovo calibro per poi utilizzarlo nei modelli al quarzo all'interno della propria gamma.
Le componenti strettamente meccaniche invece sarebbero state realizzate dalla Ebauches SA, l'odierna ETA.
Seguono anni di ricerca, sviluppo e vengono creati i primi prototipi Beta1 e Beta2.
Il risultato di questo sodalizio viene presentato nel 1970, con la denominazione Beta 21.
Caratterizzato da una tecnologia molto simile al Bulova Accutron, si distingue per il movimento continuo della sfera secondi, del tutto simile a quello di un movimento meccanico e privo degli “scatti” tipici dei comuni orologi al quarzo.
Rolex crea un nuovo orologio animato da questo nuovo movimento, che prenderà la denominazione di Quartz ref. 5100.
Il design della cassa è pesantemente influenzato dallo stile in voga all'epoca ed è immediatamente riconducibile agli anni '70.
Linee tese e spigoli pronunciati sono predominanti, accompagnate da un massiccio bracciale integrato (ref. 5100), vagamente simile al President, caratterizzato dalla chiusura a scomparsa. La ghiera è zigrinata mentre il quadrante, riportante unicamente la dicitura Rolex Quartz, presenta una insolita minuteria allungata verso il centro.
Il datario è situato in corrispondenza delle ore tre.
Il fondello è a scatto, contrariamente alla totalità della produzione Rolex di quel periodo e, da un certo punto di vista, rappresenta una piccola involuzione rispetto a quanto visto finora.
Proprio per questo motivo il 5100 non può fregiarsi dell'appellativo Oyster, ma deve accontentarsi di un più modesto water-resistant.
La ragione di questa scelta è probabilmente imputabile al movimento Beta 21, non espressamente concepito per essere alloggiato nella classica carrure Rolex Oyster, in quanto realizzato per essere utilizzato indifferentemente da più marchi.
Il Quartz introduce inoltre un' altra importante novità, il vetro zaffiro.
E' il primo modello Rolex ad esserne dotato, anticipando una caratteristica che verrà estesa a tutta la produzione Rolex a partire dalla fine degli anni '70.
Analogamente al Rolex Day-Date, anche il Quartz viene proposto unicamente in oro.
Ne vengono realizzati 900 esemplari in oro giallo e solamente 99 nel più raro oro bianco; sul lato sinistro della cassa, opposto alla corona di carica, si trova inciso un numero progressivo in carattere corsivo.
E' il secondo ed ultimo caso in cui Rolex ha prodotto una serie numerata, riallacciandosi idealmente a quanto fatto nel 1945 con i primi 100 esemplari di Datejust ref. 4467.
La campagna promozionale del 5100 punta principalmente ad evidenziarne l'esclusività e il prestigio: gli acquirenti di questo modello entrano di diritto nel Rolex Quartz Club che da' il privilegio di poter compiere una visita guidata presso la sede di Ginevra.
Nonostante le numerose caratteristiche innovative il 5100 è da considerarsi un insuccesso commerciale.
Le dimensioni fin troppo generose, la mancanza del fondello a vite e, non da ultimo, una congenità fragilità del movimento Beta 21, ne decretarono una fine prematura.
E' verosimile pensare che la stessa Casa non abbia mai creduto fino in fondo in questo modello, condizionata forse dall'origine del movimento, frutto di una joint-venture e quindi da non considerarsi come una produzione Rolex vera e propria.
Così nel 1972 la casa coronata pone fine alla sua partecipazione al C.E.H. e contemporaneamente interrompe la produzione del Quartz.
Tuttavia il discorso quarzo non viene accantonato. A partire dal 1972 viene intrapresa la realizzazione di un nuovo movimento in totale autonomia che porterà, nel 1977, alla nascita della nuova linea Oysterquartz.