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Evoluzione dei bracciali Rolex

Lo stile dei bracciali Rolex ha subito profonde modifiche durante il passare degli anni, mutando le proprie caratteristiche fino ad arrivare alle versioni più recenti tuttora disponibili. Coerentemente con l'arco temporale trattato da vetroplastica.it prenderemo in esame solo quei modelli compresi indicativamente tra la metà degli anni ‘30 e gli anni ‘90, tralasciando la produzione attuale e le versioni lady e medium-size.

Bracciale Bamboo Gay FrèresI primi bracciali di concezione moderna adatti agli orologi Rolex risalgono agli anni ’30, quando alcune aziende come Gay-Frères e Bonklip iniziano a realizzare un particolare modello denominato bamboo.
E’ un bracciale di fattura piuttosto semplice, con piccole maglie piatte agganciate le une alle altre: la chiusura è costituita da una lamella metallica che va ad incastrarsi tra le singole maglie.
Viene prodotto in acciaio, acciaio/oro e in oro con diverse carature.
Per quanto sia diffuso sui diversi modelli Rolex, principalmente Prince e Bubbleback, è da considerarsi un accessorio aftermarket, come confermato dall’assenza del marchio Rolex.

Successivamente il bracciale bamboo viene modificato con l’introduzione di una nuova chiusura a scatoletta in tre parti, antesignana di quella che verrà impiegata con successo negli anni a venire.
La realizzazione è affidata in prevalenza a Gay Frères ma per la prima volta comincia ad apparire il marchio Rolex sulle lamine di chiusura, spesso accompagnato dalla sigla S.A.R. (acronimo di Societè Anonyme Rolex).

Negli anni ’40 Gay Frères introduce un nuovo modello denominato “grana di riso”, costituito da piccole maglie ovali disposte su file ed interconnesse tra loro: questa particolare tecnica costruttiva conferisce una flessibilità notevole, in grado di garantire un comfort infinitamente maggiore dei bracciali precedenti.

L’elevato costo di acquisto limita notevolmente la diffusione dei bracciali sopraccitati , che spesso hanno un prezzo quasi equivalente a quello dell’orologio stesso.
Proprio per questa ragione è così poco frequente trovare orologi completi di questi costosi accessori, ai quali spesso veniva preferito un più economico cinturino in cuoio.

Bracciale Rolex Jubilee 1945E’ interessante notare come questi bracciali realizzati da fornitori esterni non siano stati prodotti in esclusiva per Rolex ma forniti anche ad altre maison o direttamente alle gioiellerie come accessori generici, marcati semplicemente con il nome del produttore.

Possiamo ipotizzare che la produzione dei modelli bamboo e grana di riso termini indicativamente nel dopoguerra; nello stesso periodo il nuovo sodalizio tra Rolex e il produttore esterno Mecan porta alla nascita del primo bracciale in stile Oyster a rivetti.
E’ composto da 12 maglie estensibili di larghezza costante (16mm) che gli valgono l’appellativo di “parallelo”.
La chiusura è a scatoletta e i finali rimangono sagomati a tubicino come sui precedenti modelli.
I materiali disponibili ricalcano quelli utilizzati per i Bubbleback, i modelli sui quali questo bracciale è maggiormente utilizzato.

Il 1945 coincide con l’introduzione del nuovo bracciale Jubilee, che accompagna il Rolex Datejust ref. 4467 presentato alla fiera di Basilea.
Riveste un ruolo di grande importanza essendo il primo bracciale interamente progettato e realizzato direttamente da Rolex senza l'ausilio di fornitori esterni.
E’ l'antesignano dei bracciali Jubilee più moderni, dai quali si distingue principalmente per i finali integrati e la particolare chiusura piatta, realizzata in due parti: inizialmente è disponibile solo realizzato in oro per enfatizzarne il ruolo prestigioso e l'eleganza.

Nel Febbraio 1947 Rolex registra il brevetto per il primo vero bracciale Oyster rivettato, non più con maglie a larghezza costante ma rastremate verso la scatoletta di chiusura.
I fissaggi alla cassa rimangono “a tubicino” e le maglie sono estensibili.
Le vendite iniziano dopo un anno circa, nel 1948, quando i cataloghi e le immagini promozionali iniziano a proporre il nuovo bracciale.

Bracciali Rolex U.S.A.La prima modifica di rilievo avviene nel 1954, quando Rolex presenta i nuovi fissaggi Flush-Fit, sagomati in modo tale da seguire il profilo arrotondato tra le anse.
E’ verosimile ipotizzare che il primo modello ad essere dotato di questi finali sia il GMT-Master ref. 6542, presentato nello stesso anno.
L’avvento dei fissaggi Flush-Fit è presumibilmente contemporaneo all’introduzione di un sistema di referenze numeriche per catalogare i singoli bracciali, solitamente stampigliate sul lato inferiore di una maglia o in alternativa sulla scatoletta di chiusura.

Il lancio del Rolex Day-Date alla fiera di Basilea del 1956 coincide con l’introduzione di un bracciale inedito, il primo ad essere realizzato direttamente dal pieno.
Sostituisce il Jubilee nel ruolo top della gamma e proprio per questo motivo viene offerto unicamente in oro 18kt o in platino.
Esordisce nella versione con chiusura a scatoletta per poi essere affiancato dal modello dotato di chiusura a scomparsa nei primi anni '70.
Un Day-Date con questo specifico bracciale viene donato direttamente da Rolex all’allora presidente degli Stati Uniti, Dwight D. Eisenhower, facendogli guadagnare l'appellativo President che presto diviene la denominazione ufficiale.
In alcuni casi Rolex demanda la produzione di un certo quantitativo di bracciali President a fornitori esterni, presumibilmente per evitare di incorrere in onerosi dazi doganali al momento dell'importazione.
Durante gli anni ’60 un piccolo lotto di bracciali President viene realizzato in Giappone da un produttore autorizzato: gli esemplari realizzati sono circa duecento, contraddistinti dalla lettera J seguita da un numero progressivo.
Anche la filiale Rolex Argentina produce alcuni bracciali President, facilmente riconoscibili perchè privi della dicitura Swiss Made e punzonati con la sigla K18D’A.

Gamma bracciali Rolex 1968Contemporaneamente il Jubilee inizia ad essere offerto sia in acciaio che nella combinazione acciaio/oro, dapprima nella versione con maglie cave e successivamente nella più diffusa variante a maglie ripiegate, entrambe dotate dei nuovi fissaggi Flush-Fit.
A partire dagli anni ’60 la produzione dei bracciali Jubilee per il mercato americano è eseguita direttamente in loco da aziende specializzate, che producono per conto di Rolex.
Si registrano alcune differenze rispetto ai bracciali manufatti in Svizzera, come le tipiche maglie ogivali e i finali privi della referenza numerica.
Inoltre il nome del produttore è spesso riportato sulla scatoletta di chiusura, come avviene per i celebri bracciali realizzati in Messico da Joskes o negli Stati Uniti da JB (sigla che corrisponde a Jacoby Bender).
Il bracciale Jubilee è di norma proposto unicamente sui modelli classici fino alla metà degli anni ’60, quando diventa possibile acquistare il Rolex GMT-Master ref. 1675 corredato dal bracciale Jubilee come primo equipaggiamento.
Gli altri modelli professionali vengono offerti unicamente con il bracciale Oyster, ad eccezione del mercato statunitense dove il bracciale Jubilee riscuote da sempre un notevole successo anche abbinato agli orologi sportivi.

La gamma dei bracciali Oyster continua ad essere prodotta regolarmente, sia nella versione standard che in quella per il mercato americano.
I bracciali costruiti direttamente da Rolex presentano rivetti pieni e la lamina centrale di larghezza maggiore di quelle laterali; quelli realizzati negli Stati Uniti sono invece contraddistinti dai rivetti laterali forati e dalle lamine di identica larghezza.
La chiusura a scatoletta riporta la dicitura USA accompagnata dalla sigla C.I..
Nella seconda metà degli anni ’60 viene interrotta la produzione dei modelli estensibili, troppo delicati e spesso soggetti ad un usura precoce delle mollette interne.

Nel 1967 circa Rolex introduce un nuovo bracciale Oyster a maglie ripiegate che sostituisce gradualmente il precedente modello a rivetti; le versioni in oro rimangono invece in catalogo, disponibili anche ai giorni nostri.
La chiusura è a scatoletta, disponibile anche nella versione Flip-Lock con fermaglio di sicurezza per i modelli Submariner e Sea-Dweller, dotati anche di una esclusiva prolunga per indossarli sopra una muta da sub, definita diver’s extension.
I finali possono essere staccabili o solidali con l’ultima maglia del bracciale.

Durante gli anni ’70 nascono anche di alcuni bracciali specifici per i modelli con movimento al quarzo.
Il Rolex Quartz ref. 5100 monta un bracciale in stile President con una caratteristica chiusura laterale, mentre la nuova gamma Oysterquartz del ’77 è dotata di bracciali integrati fortemente ispirati ai modelli Oyster, Jubilee e President.
Bracciali simili erano già stati realizzati qualche anno prima, per i poco diffusi modelli automatici con cassa shaped Date ref. 1530 e Datejust ref. 1630.

Bracciali Rolex 1986Il 1975 vede l’ingresso dei nuovi bracciali a maglie piene, in entrambi le versioni Oyster e Jubilee, che vanno progressivamente a sostituire i precedenti modelli a maglie ripiegate.
Rimane la scelta tra i due tipi di chiusura: standard a scatoletta e “di sicurezza” Flip-Lock per i modelli da immersione Submariner e Sea-Dweller, mentre i finali sono staccabili per tutte le versioni.

Una nuovo bracciale Oyster debutta nel 1980 circa, montato esclusivamente sul Rolex Sea-Dweller ref. 16660 dotato di vetro zaffiro: si distingue per i robusti finali ricavati dal pieno e solidali con l’ultima maglia, definiti SEL (acronimo di Solid End Links).
Questa innovazione, ripresa attorno alla fine degli anni ’90 sul Rolex Cosmograph Daytona, è l’ultimo cambiamento di rilievo all’interno della gamma dei bracciali Rolex, che beneficeranno di ulteriori modifiche soltanto in epoca moderna.