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Rolex Deep Sea Special

Il modello Deep Sea Special rappresenta una pietra miliare nella produzione Rolex, pur non essendo mai stato destinato alla commercializzazione. Viene infatti realizzato in un limitato numero di esemplari come orologio sperimentale, espressamente concepito per testare la resistenza della cassa Oyster alle profondità più elevate.

Rolex Deep Sea SpecialLa cassa, realizzata in acciaio, si distingue per le dimensioni massicce e per il design spigoloso ed è equipaggiata con il classico fondello con serraggio a vite, divenuto ormai un simbolo per la maison.
A differenza di quelli montati sui modelli Rolex di normale produzione, il fondello non presenta l'usuale zigrinatura ma uno specifico bordo dodecagonale che richiede un utensile specifico per permetterne l'apertura.
Anche la corona di carica è sovradimensionata, perfettamente in sintonia con le generose proporzioni della carrure.
Nonostante il Rolex Deep Sea Special non sia destinato ad essere indossato, le anse hanno comunque un alloggiamento per consentire il montaggio del bracciale (di tipo rivettato), al fine di mantenere, almeno idealmente, un certo legame con l'orologio da polso di uso comune.
Per il Deep Sea Special viene realizzato un movimento specifico, marcato “1000” sul ponte e presumibilmente derivato dal cal. 1030.
Il quadrante è nero con indici luminosi al trizio con le scritte collocate in una posizione inusuale: la tipica corona ad ore 12 è spostata verso il centro mentre la scritta Rolex si trova ad ore 6. Il gioco sfere è del tipo "a gladio".
E' tuttavia il vetro a destare maggiore attenzione: di spessore assai notevole, è caratterizzato da una bombatura portata all'estremo, che gli fa assumere l'aspetto di una semisfera. Questo particolare profilo è studiato per sopportare agevolmente l'elevata pressione degli abissi marini ed è certamente il maggiore elemento distintivo di questo particolarissimo orologio.

Il Rolex Deep Sea Special viene messo alla prova in due occasioni distinte, principalmente a scopo pubblicitario e promozionale, ottenendo risultati lusinghieri in entrambe le occasioni.

Il primo test avviene all'inizio degli anni '50, in concomitanza con l'impresa del professor Auguste Piccard, un fisico elvetico a cui si deve la creazione del primo batiscafo nel 1948.  Il batiscafo Trieste negli anni '50
ll 30 settembre del '53, Piccard e il figlio Jacques si immergono al largo dell'isola di Ponza con il proprio batiscafo Trieste, raggiungendo la ragguardevole profondità di 3150 metri.
Il Rolex Deep Sea Special, fissato all'esterno del Trieste, riemerge dopo oltre due ore trascorse sott'acqua, perfettamente funzionante e nelle medesime condizioni in cui si trovava all'inizio dell'immersione.
E' un risultato di notevole rilevanza che conferisce grande prestigio alla Casa ginevrina e contribuirà al successo della nuova gamma di modelli Submariner, la cui commercializzazione sarebbe iniziata da lì a poco.

Jacques Piccard & Donald WalshNel 1960 Rolex decide di puntare ad un traguardo ancora più ambizioso, rinnovando il sodalizio con Jacques Piccard, figlio di Auguste.
I protagonisti della nuova impresa sono i medesimi: il Deep Sea Special e il batiscafo Trieste, ceduto un paio di anni prima alla marina statunitense.
Cambia però lo scenario, non più il Mediterraneo ma l'Oceano Pacifico.
Il 23 Gennaio del '60, con il Rolex Deep Sea Special di nuovo fissato allo scafo del Trieste, Jacques Piccard e il tenente della marina militare americana Donald Walsh si immergono nella celebre Fossa delle Marianne.
Dopo oltre cinque ore di discesa raggiungono la straordinaria profondità di 10.908 metri, un record rimasto tuttora imbattuto.
Ancora una volta per il Deep Sea Special è un autentico trionfo: resiste ad una pressione di oltre una tonnellata per centimetro quadrato, riemergendo integro e in perfetta efficienza.
Due giorni dopo Piccard trasmette il seguente telegramma alla sede Rolex di Ginevra:

“Lieto comunicarvi vostro orologio preciso a 11.000 metri come alla superficie. Migliori saluti, Jacques Piccard."

Rolex Deep Sea SpecialPoco tempo dopo, questa breve ma incisiva comunicazione viene ripresa da Rolex per una indovinata campagna pubblicitaria, mentre per il Deep Sea Special giunge il momento di essere messo a riposo.

Dopo il 1960 Rolex ne realizza comunque altri esemplari, presumibilmente una trentina, a scopo promozionale, celebrativo e divulgativo.
Riportano la massima profondità raggiunta incisa sul fondello e si differenziano per il movimento utilizzato (cal. 1570) ed alcuni dettagli estetici.
Successivamente ne viene prodotta un'altra piccola serie, priva però del movimento, in quanto destinata prevalentemente all'esposizione.
Ai giorni nostri alcuni dei Rolex Deep Sea Special commemorativi si possono trovare esposti presso alcuni rinomati musei, mentre altri sono entrati a far parte di prestigiose collezioni private.