Modelli Rolex Vintage
All'inizio degli anni '50 le garanzie Rolex sono di grandi dimensioni, strutturate come una sorta di libretto a più pagine.
Vengono brevemente riportate le principali caratteristiche tecniche tipiche della maison come la cassa impermeabile Oyster unitamente ad alcune semplici istruzioni per il corretto utilizzo dell'orologio, come la messa all'ora o la regolazione del datario.
La garanzia vera e propria è costituita dalle pagine centrali del libriccino, dove è presente un apposito spazio per il numero seriale dell'orologio, da compilare a penna.
L'ultima pagina è destinata invece ad accogliere il timbro del rivenditore autorizzato Rolex.
Qualche anno dopo viene introdotto un documento caratterizzato dal nuovo formato, sempre di grandi dimensioni ma con proporzioni differenti.
Le prime pagine illustrano il prestigioso “sigillo rosso” che certifica l'accuratezza dei movimenti Rolex e presentano una sintetica storia della maison.
Come in precedenza la parte centrale ospita il certificato di garanzia da completare con la matricola dell'orologio.
Le ultime facciate riportano nuovamente le istruzioni e un elenco cronologico di imprese e primati ottenuti dalla casa coronata.
Con la fine degli anni '50 una nuova versione dalle dimensioni molto più contenute va a sostituire le garanzie Rolex precedentemente in uso, venendo impiegata fino ai primi anni del decennio successivo.
E' sostanzialmente un foglio piegato in tre parti, con il certificato di originalità in prima pagina.
Come tradizione vengono sempre riportate brevi istruzioni per l'uso, i principali fatti storici della storia Rolex e anche l'elenco dei concessionari più importanti.
A partire dagli anni '60 fa la sua comparsa questa particolare variante, che mantiene le principali caratteristiche della precedente garanzia Rolex, tornando però ad una impaginazione a libretto.
Normalmente il numero seriale della cassa è riportato a penna nello specifico spazio sulla copertina, ma gradualmente fanno la loro comparsa i primi numeri traforati, che diventeranno lo standard negli anni successivi.
La garanzia qui illustrata fa parte di una tipologia piuttosto rara e non è molto frequente trovare orologi Rolex corredati con questo particolare certificato: è quindi plausibile ritenere che sia stata utilizzata soltanto per un limitato periodo di tempo. Simile nelle dimensioni al modello appena descritto, questa garanzia è compilata prevalentemente tramite traforatura ma non è da escludere l'eventualità che alcune di esse siano state completate a penna.
Attorno alla metà degli anni '60 il corredo degli orologi Rolex comprende un nuovo booklet dalla copertina bianca, che riassume la storia della maison, le principali innovazioni tecniche e le immancabili istruzioni per l'uso.
Intitolato Il Vostro Rolex Oyster e ovviamente tradotto nelle varie lingue per i singoli mercati, include di frequente anche il certificato di garanzia, ospitato nelle pagine centrali. La matricola dell'orologio è traforata, come ormai prassi comune.
Al termine degli anni '60 circa, Rolex introduce nuovamente una garanzia da compilarsi a penna, in controtendenza con il percorso evolutivo compiuto finora.
Il numero seriale della cassa è da scrivere sull'ultima pagina, insieme al timbro de concessionario.
Questa tipologia affianca, senza tuttavia sostituirli, gli ormai diffusi certificati traforati.
Rimane in uso per un ridotto arco di tempo, indicativamente fino ai primi anni '70.
I modelli Rolex privi di certificato di cronometro, come il Submariner ref. 5513 oppure i cronografi Cosmograph Daytona a carica manuale, costituiscono una eccezione in rapporto al resto della gamma.
Le garanzie di questi orologi, nel frattempo diventate un semplice foglio, continuano infatti ad essere compilate a penna, quando invece tutti i modelli Rolex certificati dal C.O.S.C. sono ormai accompagnati solo da documenti traforati.
La garanzia Rolex in uso negli anni '70 è un certificato costituito da un singolo foglio, piegato in modo tale da poterlo alloggiare nel portadocumenti fornito a corredo dell'orologio.
Comprende anche la certificazione di cronometro conferita dal C.O.S.C., come facilmente intuibile dal celebre “sigillo rosso” stampato nell'angolo inferiore sinistro.
Questo documento presenta il numero di matricola traforato e uno spazio per apporre il timbro del concessionario ufficiale Rolex affiancato dalla data della vendita.
E' abbastanza comune trovarvi applicato il bollino protettivo del fondello, solitamente rimosso al momento dell'acquisto.
Lo stesso certificato viene utilizzato senza modifiche di rilievo fino agli anni '90, con una sola importante innovazione: il country code.
Si tratta di un codice numerico a tre cifre, introdotto da Rolex sulle garanzie emesse a partire indicativamente dalla metà degli anni '80.
E' collocato al fianco del numero seriale e ha la funzione di identificare la nazione in cui l'orologio è stato venduto, secondo un elenco ufficiale Rolex che associa ogni Stato ad uno o più codici numerici.
L'unica eccezione è costituita dal codice 119, che è riservato agli orologi forniti alla COMEX.