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Rolex Submariner militari

rarità referenza anni di produzione calibri
5513 mil 1972 - 1974 1520
5513/17 1974 - 1975 1520
5517 1976 - 1977 1520
: modello di larga diffusione; : modello diffuso, facilmente reperibile; : modello raro, media reperibilità; : modello raro, difficile reperibilità; : modello estremamente raro

Cenni storici

Specifiche Def-Stan per orologi subaqueiDurante gli anni ’70 il Rolex Submariner ha fatto parte anche dell’equipaggiamento di alcuni corpi militari, modificato secondo precise specifiche.
Gli esemplari ad uso militare differiscono dalla versione standard per alcuni importanti particolari che lo rendono quasi un modello a sé stante.
Proprio per questo motivo e per non appesantire eccessivamente la sezione relativa ai Submariner “civili” preferiamo dedicargli uno spazio separato.

Il primo modello con destinazione militare è il Submariner ref. 5513 fornito in dotazione all’esercito e alla marina inglesi presumibilmente a partire dal 1972.
Si distingue dal modello normalmente commercializzato per alcuni rilevanti aspetti.
Le barrette per alloggiare il cinturino sono fissate alle anse, in modo tale da scongiurarne la rottura e la conseguente perdita dell’orologio.
Hanno un diametro di circa 2mm e vengono messe in sede tramite un apposito macchinario in dotazione a Rolex.
Per questa ragione diventa impossibile il montaggio del bracciale in acciaio, sostituito dal NATO strap, un apposito cinturino in tela impermeabile.
Il quadrante presenta la lettera T inscritta in un cerchio, posizionata ad ore 6 sopra l’indicazione della profondità: secondo la consuetudine militare indica la che il materiale luminoso impiegato per gli indici è il tritio.
Il gioco sfere è del tipo “a gladio”, scelto per la sua elevata visibilità rispetto alle usuali sfere Mercedes.
Monta il cal. 1520 fast-beat (19.800 alternanze/ora), riconoscibile dalla scritta RB (Rolex Brevet) visibile sotto il bilanciere.
E’ tassativamente dotato di fermo-macchina, indispensabile per sincronizzare due o più orologi.
Il numero di matricola è riportato integralmente all’interno del fondello, con una leggera incisione a pantografo, secondo una prassi comune per gli orologi militari e andando a costituire un binomio inscindibile con la cassa.

Una seconda fornitura di orologi viene realizzata da Rolex attorno al 1974/’75 e fa registrare alcune piccole modifiche rispetto al modello precedente.
La referenza tra le anse rimane la consueta 5513 ma compare la seconda referenza 5517, specifica per il modello militare, incisa sotto l’ansa ad ore 7.
Per questo motivo è spesso definito “doppia referenza” 5513/17.
L’inserto ghiera può essere sia quello standard, con graduazione ai primi 15 minuti, che una specifica versione interamente graduata, realizzata ad esclusivo uso militare.
Il quadrante mantiene la T cerchiata ma cambiano alcuni dettagli grafici, che gli valgono la denominazione MkII per distinguerlo da quello impiegato sul 5513 militare (MkI).
Vengono sempre impiegate le sfere “a gladio” per garantire un’ottima leggibilità.
Tutti gli altri particolari ricalcano quanto già visto sul precedente Rolex Submariner 5513 militare: anse fisse, matricola nel fondello, movimento fast-beat con fermo-macchina.

Il Rolex Submariner al polso di un marine ingleseL’ultimo modello realizzato per l’esercito britannico è la ref. 5517 nel 1976/’77, che assume questa referenza specifica diventando un modello autonomo, senza più legami con il Submariner 5513.
Sostanzialmente identico agli altri due Rolex Submariner militari precedentemente descritti, si caratterizza per il quadrante già impiegato sul doppia referenza 5513/17 (MkII), la sfere “a gladio” e l’impiego della ghiera con graduazione completa.
Nella grande maggioranza dei casi il fondello reca inciso il numero seriale per intero, pur non essendo una caratteristica indispensabile per questo specifico modello.
La referenza al suo interno rimane 5513, non essendone stato realizzato uno specifico per il 5517.
Anche in questo caso troviamo le barrette fissate e il movimento cal. 1520 con funzione di fermo macchina e sigla RB sotto il bilanciere.
Per la referenza specifica e la presenza dell’inserto ghiera completamente graduato è considerato il Rolex Submariner militare per eccellenza e quello con il maggiore valore collezionistico.

Rolex invia questi particolari orologi alla propria sede inglese, situata a Bexley, che provvede a consegnarli all’esercito e alla marina britannica.
Si ipotizza che siano state effettuate sei forniture distinte, definite batch e così ripartite:

- 3 forniture di Submariner ref. 5513
- 1 fornitura di Submariner ref. 5513/17
- 2 forniture di Submariner ref. 5517

Al momento della assegnazione vengono effettuate le tipiche incisioni sulla superficie esterna del fondello, che forniscono numerose informazioni.

Sulla prima riga si possono trovare due differenti codici, rispondenti ai criteri ben precisi:

W10 / 6645 – 99 – 9237697
W10 è il codice del M.O.D. (Ministero della difesa britannico) che indica il reparto di assegnazione, in questo caso la British Army
6645 è il codice NATO per gli orologi da polso
99 è il country code NATO che identifica il Regno Unito
9237697 è il codice NATO che fornisce ulteriori informazioni sull’orologio (identifica un dato modello di orologio subacqueo)

0552 / 923 – 7697
0552 è il codice del M.O.D. (Ministero della difesa britannico) che indica il reparto di assegnazione, in questo caso la Royal Navy e il reparto dei Marines/Special Boat Service
923-7697 è il codice NATO che fornisce ulteriori informazioni sull’orologio (identifica un dato modello di orologio subacqueo)

Al centro del fondello è presente la broad arrow, il tipico simbolo militare che identifica l’oggetto come proprietà dell’esercito.

La seconda riga presenta tre numeri seguiti da una sbarretta e da altri due numeri, secondo questo esempio:

123 / 77
123 è il numero di assegnazione
77 indica l’anno di assegnazione

In questo esempio si tratterebbe del 123° orologio assegnato nel 1977.

Distintivo reparto SBS anni '70Come già precisato l’incisione viene fatta quando l’orologio viene assegnato, quindi è plausibile che ci siano delle discrepanze a livello temporale tra l’anno di produzione e quello di assegnazione, riportato all’esterno del fondello.
Allo stesso modo il carattere dell’incisione e la grafica della broad arrow possono variare in funzione al periodo ed al batch di assegnazione.

I quadranti impiegati sui Rolex Submariner militari sono di tre tipi diversi, con differenze più o meno rilevanti tra di essi.

La versione Mark I si caratterizza per evidenti serifs presenti sugli indici alle ore 3/6/9 e sulle tacche della minuteria ogni 5 minuti, in prossimità dell’indice luminoso.

Il quadrante Mark II è invece privo dei serifs e presenta una particolare corona Rolex, dal profilo leggermente irregolare.

Il terzo tipo, definito Mark III oppure Maxi dial si distingue per l’indicazione della profondità con il numero 6 quasi “chiuso” e la tipica corona Rolex di grandi dimensioni, con punte sottili e ben delineate.
E’ verosimile credere che sia un quadrante nato come ricambio, ma potrebbe anche essere stato montato come primo equipaggiamento sugli ultimi Submariner 5517 prodotti.

Non è possibile effettuare una classificazione certa, ma si può supporre che il quadrante Mk I sia stato montato prevalentemente sulla ref. 5513, mentre il Mark II sia consono per i modelli 5513/17 e 5517.

CWC in dotazione alla Royal Navy (metà anni '90)L’inserto ghiera e le sfere “a gladio” possono essere state sostituite durante un intervento di service, perciò è possibile vedere alcuni Rolex Submariner militari con lunetta standard e lancette Mercedes.
L’impiego di queste parti commerciali in luogo di quelle specifiche è dovuto alla impossibilità di reperire i ricambi originali, non più disponibili presso la Rolex.

La fornitura di orologi Rolex al ministero della difesa britannico termina alla fine degli anni '70, quando il M.O.D. si orienta verso orologi di marca CWC inizialmente automatici e successivamente al quarzo.
La produzione totale dei Submariner militari è stimata approssimativamente in 1000/1200 orologi, dei quali si suppone ne siano sopravvissuti circa la metà.
Ovviamente al fine collezionistico sono da privilegiare quegli esemplari in condizioni di totale originalità.