Modelli Rolex Vintage
rarità | referenza | anni di produzione | calibri |
---|---|---|---|
1665 | 1967 - 1981 | 1575 | |
16660 | 1978 - 1988 | 3035 | |
: modello di larga diffusione; : modello diffuso, facilmente reperibile; : modello raro, media reperibilità; : modello raro, difficile reperibilità; : modello estremamente raro |
Come già avvenuto per il GMT-Master, anche il Rolex Sea-Dweller trae le sue origini da una precisa esigenza tecnica, questa volta da parte di una celebre società francese di operazioni sottomarine, la COMEX (acronimo di COmpagnie Maritime d'EXpertise).
Tra le mansioni di questa società vi sono le operazioni di manutenzione agli impianti di trivellazione sottomarini, situati ad elevatissime profondità, che impongono ai sommozzatori lunghe permanenze negli abissi marini.
La risalita in superficie da queste profondità, soprattutto se effettuata troppo velocemente, può rivelarsi problematica e far insorgere una temibile embolia gassosa dovuta all'azoto presente insieme all'ossigeno nella convenzionale miscela di gas respirata dal subacqueo.
Per scongiurare questo pericolo vengono attuate due soluzioni: al sommozzatore viene fornita una miscela artificiale composta di ossigeno ed elio, priva quindi di azoto, e iniziano ad essere impiegate apposite camere di decompressione.
Si tratta di strutture in grado di mutare gradualmente pressione e composizione dell'aria per preparare adeguatamente i sub alle condizioni che incontreranno a grandi profondità e successivamente ripetere il processo inverso dopo la riemersione. Per raggiungere la profondità designata senza alterare le condizioni raggiunte tramite questo procedimento i subacquei si servono di una specifica “campana” da immersione, capace di mantenere i valori ottenuti nella camera di decompressione e permettere anche, a lavoro ultimato, una più sicura risalita in superficie.
Prima di queste innovazioni gli operatori della COMEX impiegano normali Rolex Submariner ref. 5513, garantiti impermeabili fino a 660ft-200m e perfettamente adatti alle immersioni tradizionali.
Con l'utilizzo dei nuovi metodi sopracitati si manifesta un nuovo inconveniente che, come anticipato, porterà alla creazione del modello Sea-Dweller.
L'elio impiegato nelle camere di decompressione e nelle “campane” riesce a penetrare all'interno degli orologi tramite la giunzione tra cassa e vetro ma non è in grado di fuoriuscire con la stessa rapidità con cui viene ripristinata la pressione atmosferica una volta ritornati in superficie.
La pressione che si genera all'interno dell'orologio provoca letteralmente la frantumazione del vetro, rendendolo inservibile.
Per ovviare a questo inconveniente COMEX si rivolge a Rolex, che risolve il problema mettendo a punto una soluzione inedita ed estremamente valida.
Alcuni esemplari della ref. 5513 vengono equipaggiati con una piccola valvola, posizionata sul lato opposto alla corona di carica.
La nuova valvola unisce semplicità costruttiva ad una eccellente funzionalità.
E' costituita da un piccolo pistone unidirezionale a molla, reso sigillato da una guarnizione O-ring.
Scendendo in profondità la pressione esercitata dall'acqua preme il pistoncino contro la guarnizione, garantendo la tenuta stagna. Risalendo verso la superficie invece la pressione esercitata dall'elio all'interno dell'orologio provoca l'apertura della valvola, permettendo la fuoriuscita del gas e preservando l'integrità del vetro.
Il nuovo orologio soddisfa la società francese che presto richiede una seconda fornitura di orologi con le medesime caratteristiche.
Presumibilmente per distinguerlo dai Submariner di produzione standard Rolex introduce la nuova referenza 5514, che va a contraddistinguere il modello dotato della valvola per l'espulsione dell'elio.
Sia la ref. 5513 con valvola che la successiva ref. 5514 non sono destinati alla commercializzazione e vengono forniti unicamente alla COMEX, senza mai entrare nei cataloghi ufficiali.
Attorno alla fine del 1967 Rolex presenta l'evoluzione del Submariner 5514: è denominato Sea-Dweller (traducibile come “abitante degli abissi”) ed è contraddistinto dalla nuova referenza 1665.
La cassa è sostanzialmente identica a quella del Submariner mentre il movimento è il cal. 1575 dotato di datario ad ore 3. Questi primi esemplari, prodotti indicativamente tra il '67 e il '71 sono conosciuti come Patent Pending, letteralmente “in attesa di brevetto”, e possono essere distinti in due serie differenti.
Il primo Sea-Dweller Patent Pending (1967) è da considerarsi alla stregua di un prototipo, affidato in prova a sommozzatori professionisti a scopo di test.
Presenta un particolare quadrante nero opaco (matt) con scritte bianche ad eccezione del nome del modello, stampato in rosso.
La profondità indicata è di 500m-1650ft. Il fondello presenta le scritte Oyster Gas Escape Valve (Patent Pending) sul bordo più esterno. Successivamente viene sperimentato un secondo quadrante con grafica differente: il nome del modello è Sea-Dweller Submariner, stampato in colore rosso su due righe.
L'indicazione della profondità passa a 2000ft-610m.
La seconda versione del 1665 si distingue per il differente quadrante: mantiene la medesima finitura opaca e le scritte in colore bianco ma il nome del modello è ora Sea-Dweller Submariner 2000 stampato in rosso e disposto su due righe.
La massima profondità indicata è di a 2000ft-610m. Le scritte sul fondello Rolex Oyster Gas Escape Valve (Patent Pending) sono ora spostate nella parte centrale, disposte circolarmente ad eccezione della parola Rolex trasversale.
Il vetro utilizzato sul Rolex Sea-Dweller è prerogativa unicamente di questo modello ed è il Tropic 39 caratterizzato dal tipico profilo bombato, successivamente definito super domed o "cupolone" da parte dei collezionisti.
La pronunciata bombatura trova la sua ragione nella maggiore resistenza alla pressione esercitata dall'acqua rispetto ad un vetro piatto, ricollegandosi idealmente a quanto già sperimentato con il Deep Sea Special negli anni '50.
A dispetto della presenza del datario non è dotato di lente magnificatrice: è verosimile pensare che un vetro con un simile sviluppo in altezza non avrebbe permesso la corretta messa a fuoco del datario attraverso il cyclope.
Il bracciale adottato è la ref. 9315 con finali 385 e chiusura di sicurezza Flip-Lock dotato di Diver's Extension, tuttavia i primissimi esemplari potrebbero aver montato il bracciale rivettato estensibile ref. 6636 con finali 80.
La notevole profondità massima raggiungibile colloca immediatamente il Rolex Sea-Dweller al vertice degli orologi subacquei professionali.
Le versioni Patent Pending vengono prodotte in quantitativi ridotti ma sono in parte destinati anche alla vendita al pubblico, a differenza dei predecessori 5513/14 dotati di valvola mai commercializzati.
Rimangono però da considerarsi come una sorta di pre-serie, anche in virtù del brevetto relativo alla valvola non ancora registrato.
Nel 1971 fa la sua comparsa la versione definitiva del Rolex 1665, destinata alla regolare commercializzazione.
La referenza rimane invariata ma l'orologio presenta importanti cambiamenti.
Il più rilevante è l'introduzione di una nuova cassa di maggiore spessore, accompagnata dal nuovo fondello riportante la dicitura Rolex Patent in sostituzione della precedente Patent Pending.
Il quadrante mantiene le caratteristiche già descritte in precedenza, subendo soltanto qualche leggera modifica a livello grafico.
Tutti i Rolex Sea-Dweller equipaggiati con quadrante “doppia scritta rossa” devono riportare il numero di matricola o parte di esso all'interno del fondello: i primi esemplari (1971-'73 circa) hanno solo le ultime tre cifre del numero seriale mentre i successivi (1974-'77) lo riportano integralmente.
Il numero di matricola è inciso in modo molto leggero ed è pantografato anziché punzonato come la referenza sottostante.
Viene impiegato il bracciale ref. 9315 con finali 385/285 indicativamente fino al 1975, quando viene sostituito dal nuovo 93150 con fissaggi 585.
Il Sea-Dweller 1665 rimane in produzione con queste caratteristiche fino al 1977, quando viene sottoposto ad un ulteriore restyling.
Le scritte sul quadrante sono stampate integralmente in colore bianco e il nome del modello diventa semplicemente Sea-Dweller, perdendo l'appellativo Submariner 2000.
Anche in questo caso vengono prodotte diverse varianti grafiche contraddistinte da piccole differenze nella stampa.
I cambiamenti interessano anche il fondello che ora presenta tutte le scritte disposte in modo circolare e non riporta più il numero seriale all'interno.
Continua ad essere impiegato il bracciale ref. 93150 con finali 585.
Nel 1978 Rolex presenta un modello completamente rinnovato, il Sea-Dweller ref. 16660 che va ad affiancare, senza sostituirlo, il 1665. I cambiamenti rispetto al predecessore sono notevoli, diretti ad ottenere performances ancora migliori nell'utilizzo subacqueo, e confermano la spiccata vocazione tecnica dell'orologio.
La massima profondità raggiungibile raddoppia, passando dai precedenti 2000ft-610m agli attuali 4000ft-1220mt.
La nuova cassa presenta una valvola di dimensioni notevolmente maggiori per consentire una più agevole fuoriuscita dell'elio nelle fasi di decompressione e cambiano nuovamente le scritte riportate sul fondello.
Viene impiegato un nuovo vetro in zaffiro (ref. 25-295): privo di lente magnificatrice, presenta un profilo completamente piatto e uno spessore notevole per sopportare agevolmente la pressione esercitata dall'acqua.
Anche in questo caso, come già avvenuto in passato per il Tropic 39, si tratta di un vetro specifico impiegato unicamente per il Sea-Dweller.
La corona di carica Triplock è un'evoluzione di quella impiegata in precedenza e si distingue per il tubo con guarnizione O-ring esterna.
Il movimento è il nuovo cal 3035, creato l'anno precedente e dotato di scatto rapido del datario.
Inizialmente il quadrante mantiene la finitura opaca con indici al trizio, sostituito nei primi anni '80 dalla versione laccata con indici “a bicchierini”.
Il 16660 adotta anche un nuovo bracciale contraddistinto dalla ref. 93160, caratterizzato dai robusti finali (ref. 592) ricavati dal pieno e solidali con l'ultima maglia.
Questi particolari fissaggi sono definiti SEL (acronimo di Solid End Links) e il Sea-Dweller è il primo modello Rolex ad esserne dotato.
Nella dotazione dell'orologio è incluso un originale kit, denominato Tool Set che comprende uno specifico attrezzo per togliere le maglie e le ansette a molla (ref. 2100), una prolunga per estendere il bracciale e una tabella plastificata che illustra i tempi di decompressione.
Tutti questi accessori sono alloggiati in una custodia realizzata in pelle verde.
L'anno 1981 vede interrompersi la produzione della ref. 1665, mentre il 16660 rimane in catalogo fino al 1988, quando lascia il posto al nuovo modello Sea-Dweller ref. 16600, tuttora disponibile.